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Stupro di gruppo a Maiorca, arrestati 4 turisti italiani

Stupro di gruppo a Maiorca, arrestati 4 turisti italiani

Loro negano la violenza ma il giudice dispone il carcere. La denuncia alla polizia di una ragazza di origini brasiliane

MADRID, 10 aprile 2024, 11:32

di Paola Del Vecchio

ANSACheck

Quattro turisti italiani arrestati per stupro gruppo a Maiorca - RIPRODUZIONE RISERVATA

Quattro turisti italiani fra i 24 e i 27 anni sono stati arrestati per una presunta violenza di gruppo nei confronti di una giovane brasiliana, avvenuta all'alba di domenica 7 aprile a Palma di Maiorca, in un residence con vista sulla Playa de Palma, alla vigilia del rientro in Italia. Per i quattro, comparsi oggi in tribunale, il giudice della prima sezione istruttoria del Tribunale di Palma di Maiorca ha disposto la custodia cautelare senza cauzione, per il rischio di fuga. Se dovessero essere provate le accuse, rischiano oltre 25 anni di carcere ciascuno considerando anche le aggravanti previste dalla recente legge sulla libertà sessuale, hanno riferito fonti giuridiche.

I fatti risalgono all'alba di domenica scorsa, fra le 2 e le 6 del mattino. Secondo il racconto della vittima alla polizia, la ragazza avrebbe conosciuto uno dei giovani turisti intorno alle 2 del mattino davanti a una rinomata discoteca in Can Pastilla, sul Passeig Maritim di Palma, una delle zone turistiche più frequentate dai ragazzi nell'isola delle Baleari, e gli avrebbe chiesto una sigaretta. Non avendone, il ragazzo gliene avrebbe procurata una, stringendo amicizia. I due si sarebbero rincontrati casualmente intorno alle 5, alla chiusura del locale, e avrebbero concordato di continuare la notte assieme spostandosi in taxi nell'appartamento a Playa de Palma che il giovane condivideva con tre amici italiani. Una volta nel residence, la vittima avrebbe avuto con il giovane un rapporto consensuale, al termine del quale sarebbe uscito dalla stanza, facendo entrare uno dei suoi amici, che avrebbe obbligato la ragazza ad avere un rapporto sessuale. Un terzo sarebbe poi entrato nella camera, abusando la ragazza, mentre il quarto sarebbe uscito sul balcone senza prendere parte all'aggressione.

Prima di fuggire dalla stanza, la vittima del presunto stupro di gruppo è riuscita a prendere il passaporto di uno degli aggressori e, dopo la violenza subita, ha denunciato l'accaduto a un commissariato di Palma di Maiorca. Subito è stato attivato il protocollo per le vittime di abusi e la ragazza è stata portata in un centro medico dove le sono state riscontrate lesioni compatibili con la violenza sessuale. Parallelamente sono scattate le indagini affidate all'Ufam, il gruppo operativo della polizia di assistenza alle famiglie e alla donne maltrattate, per l'identificazione dei responsabili.

Gli agenti hanno scoperto che i quattro giovani italiani avevano previsto di rientrare in Italia con un volo la stessa domenica, per cui hanno accelerato gli accertamenti e proceduto agli arresti, mentre la polizia scientifica ha compiuto un'ispezione nell'appartamento dove è avvenuta la violenza denunciata dalla ragazza.

I quattro italiani comparsi in Tribunale hanno risposto solo alle domande del proprio legale, sostenendo che i rapporti con la giovane brasiliana erano consensuali. Per uno dei quattro che si è detto del tutto estraneo alla violenza sessuale di gruppo, il magistrato ha convalidato comunque l'arresto in quanto non si sarebbe opposto al presunto stupro. Mentre la giovane brasiliana non si è presentata davanti al magistrato, come previsto dalla normativa di protezione delle vittime di violenza sessuale.

L'aumento delle violenze di gruppo nell'isola delle Baleari da parte di giovani turisti, aumentate del 55% nell'ultimo anno, secondo i dati della Fondazione Anar, ha fatto scattare tutti gli allarmi anche fra le forze di polizia. Lo scorso 18 agosto una ventenne denunciò alla Guardia Civile di aver subito la violenza di gruppo di una 'manada', come è chiamato in spagnolo il branco, di otto coetanei, tra i quali cinque francesi e uno svizzero , che sostennero di aver avuto un rapporto consensuale. Ma furono smentiti dai video della brutale violenza che avevano postato nei social. Nel caso dei quattro italiani non ci sono video a testimoniare l'aggressione. 

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

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